Biografia

"Ironico, acuto, lavoratore instancabile, collezionista compulsivo. Achille era convinto che gli oggetti della vita quotidiana potessero diventare l’inizio e l’ispirazione per un nuovo grande progetto: la sua immaginazione senza fine portava sempre a qualcosa di reale e funzionale.

Autore di molti oggetti ‘senza nome’, come l’interruttore per lampade. Forma perfetta, funzionalità ed ergonomia, quasi a costo zero. Amava trasformare oggetti semplici in soluzioni per la vita di tutti i giorni."


LINEA DEL TEMPO

 

Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.

Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso la fonderia Johnson, si dedicò attivamente alla scultura, con opere realistiche di tipo monumentale.

I fratelli Livio (16 gennaio 1911) e Pier Giacomo (22 aprile 1913), entrambi architetti, ebbero una notevole influenza sulla sua formazione, introducendolo al mondo del design e al progetto della luce artificiale e degli allestimenti.

Iscritto inizialmente al liceo classico Giuseppe Parini di Milano, Castiglioni si trasferì successivamente al liceo artistico di Brera; nel 1937, poi, si immatricolò alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano.

 

Durante la guerra fu assegnato, come ufficiale di artiglieria, inizialmente sul fronte greco e poi alle truppe di stanza in Sicilia. Rientrato a Milano prima dello sbarco alleato, per sfuggire ai bombardamenti della città, si rifugiò con la famiglia a Lierna, sul lago di Como, dove il padre possedeva una casa-studio.

 

Laureatosi in architettura nel marzo del 1944dà vita ad un'attività progettuale caratterizzata dalla ricerca sulle forme, le tecniche ed i materiali "nuovi", tendente alla realizzazione di un processo di progettazione "integrale".

 

Iniziò, nel dopoguerra, la collaborazione con i fratelli nello studio attiguo al laboratorio del padre, in corso di Porta Nuova a Milano. Dal 1953, quando Livio – il maggiore dei fratelli – avviò un’autonoma attività nell’ambito del design illuminotecnico e acustico, lo studio Castiglioni venne diretto da Pier Giacomo e Achille i quali, pur con personalità e contributi intellettuali differenti, instaurarono un rapporto di forte interdipendenza creativa, tale da meritarsi la definizione di «due corpi, una testa sola» (Buzzati, 1968, p. 3). Per questa ragione, sul piano filologico, i progetti realizzati dallo studio fino al 1968 (anno della scomparsa di Pier Giacomo), sono attribuiti, indistintamente, a entrambi i fratelli.

 

Castiglioni è tra i fondatori dell'ADI, Associazione per il Disegno Industriale, è protagonista di numerose edizioni della Triennale di Milano, fino alla "Nuova Triennale" del 1979, dove è presente tra i dodici designer italiani della "Raccolta del Design".

 

Particolare rilievo acquista il ruolo svolto da Achille Castiglioni nella creazione di alcuni tra i più geniali oggetti del design moderno, progettati nelle più diverse tipologie e con successo di livello internazionale, insieme a innumerevoli allestimenti, da quelli per la stessa Triennale di Milano fino all'esposizione della collezione Zanotta al "Forum Design" di Linz nel 1980.

 

La sua produzione è documentata nella saggistica sul design italiano, negli annali del premio Compasso d'Oro (più volte assegnatogli), oltre che nelle collezioni dei più importanti musei di design del mondo.

 

Premio Compasso d'Oro 1955 (lampada Luminator), 1960 (sedia T 12 Palini), 1962 (macchina da caffè Pitagora), 1964 (spillatore per birra Spinamatic), 1967 (cuffia per traduzioni simultanee), 1979 (lampada Parentesi), 1979 (letto d'ospedale Omsa), 1984 (posate Dry).

 

Nel 1980 l'archivio dello studio tenuto con il fratello Pier Giacomo è stato acquisito dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma.

Nel 1984 si apre a Vienna presso il Museum für Angewandte Kunst la sua mostra personale itinerante, tenuta in seguito presso la Hochschule für Bildende Kunste di Berlino, Triennale di Milano, Kunstgewerbe Museum di Zurigo, Gemeentemuseum de L'Aia, Circulo des Bellas Artes di Madrid, Centre Georges Pompidou (Beaubourg) di Parigi.

 

Nel 1986 il Rohsska Konstslöjdmuseet di Göteborg gli dedica una mostra dei pezzi da lui disegnati per Zanotta e Flos.

 

Molte delle principali opere di Achille Castiglioni sono presenti al MOMA di New York, dove nel è stata realizzata una grande mostra retrospettiva:

ACHILLE CASTIGLIONI DESIGN!.

 

Oltre al museo americano altre importanti gallerie espongono le sue opere tra cui: Victoria and Albert Museum di Londra, Kunstgewerbe Museum di Zurigo, Staatliches Museum fur Angewandte Kunst di Monaco, Museo del Design di Prato, Uneleckoprumyslove Museo di Praga, Israel Museum di Gerusalemme, The Denver Art Museum, Vitra Design Museum di Weil am Rhein, Angewandte Kunst Museum di Amburgo e di Colonia.

 

Achille Castiglioni in coppia con il fratello Pier Giacomo ha progettato oggetti di produzione seriale per aziende come: Kartell, Zanotta, Flos, Bernini, Siemens, Knoll, Poggi, Lancia, Ideal Standard, Arflex, Alessi.

 

All'attività progettuale e a quella critica (nel periodo fra il 1950 e il 1960 svolta con la rivista "Stile Industria") si unisce la pratica didattica: libero docente dal 1969, dal 1981, Achille Castiglioni è stato titolare della cattedra di Arredamento e Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

 

 

Achille Castiglioni morì il 2 dicembre 2002 a Milano.

 

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